La Curcuma
La curcuma, dall’arabo “Kurcum” che significa giallo, è una spezia antichissima ottenuta dalla essiccazione e macinazione del rizoma di Curcuma Longa (detta anche Turmeric) che ha dimostrato nell’arco dei secoli notevoli proprietà. Componente tra le altre cose del curry, è detta anche “Golden spice“, e da circa 4000 anni viene utilizzata quotidianamente dalle popolazioni dell’India come componente fondamentale della medicina Ayurvedica ma anche della loro cucina.
Le proprietà curative di questa pianta, oramai conosciuta da molto tempo dalla medicina tradizionale indiana, sono attualmente protagoniste di numerosi studi. Emerge infatti un notevole potere antinfiammatorio ed antiossidante della Curcuma che la rende un ottimo alleato in numerose patologie a base infiammatoria. Ad oggi l’infiammazione è considerata l’anticamera di patologie che vanno dalle più comuni infiammazioni articolari, alle più importanti patologie autoimmuni, ai tumori, all’Alzheimer, alle complicazioni cardiovascolari ed alla depressione.
A dimostrare l’importanza che rivestono i fattori antinfiammatori, intesi come prevenzione ma anche come cura, secondo Oshima et al. (2014), il 25% di tutti i tumori maligni sono la conseguenza di infammazione cronica e stress ossidativo. In conseguenza a tali affermazioni negli ultimi anni è stata presa in considerazione la possibilità di utilizzare i cosiddetti farmaci antinfiammatori, in particolare i FANS (nimesulide, ibuprofene, acido acetilsalicilico ecc.) per la cura e la prevenzione di patologie come i tumori e patologie cardiovascolari. Purtroppo i numerosi effetti collaterali in termini di gastrolesività e cardiotossicità hanno reso tale possibile utilizzo non applicabile. Da qui nasce questa crescente attenzione nei confronti di prodotti di origine naturale come la curcumina, che presenta buoni valori nella risposta antinfiammatoria ed antiossidante e bassi profili di tossicità.
Curcuma Longa e Curcumin
Le proprietà della Curcuma sono dovute alla presenza dei curcuminoidi, molecole dotate di attività antiossidante della classe dei polifenoli, sostanze presenti in natura in numerosi alimenti che noi mediterranei conosciamo molto bene: frutta, verdura, cereali, legumi, olio extravergine di oliva, ma anche cioccolato fondente, vino rosso, tè e caffè.
I polifenoli rappresentano i composti in primo piano della dieta mediterranea che è caratterizzata da un’ attività antinfiammatoria e preventiva di numerose patologie, tanto da essere stata valorizzata dalle ricerche epidemiologiche e cliniche di questi ultimi anni (Benelli et al., 2015).
Di tutte le varietà di Curcuma quella Longa è la più conosciuta e studiata. Dalla procedura di estrazione con solventi si ottengono concentrazioni di Curcumin (o Curcumina) il curcuminoide più importante, che variano dal 2 al 7% a seconda della qualità della pianta. Il Curcumin, costituisce il 95-97% dei curcuminoidi e le sue proprietà antiossidanti ed antinfiammatorie sono proprio dovute alla sua struttura molecolare. Le problematiche più importanti nell’utilizzo della Curcuma riguardano proprio il fatto che il Curcumin ha una bassa biodisponibilità, motivo per cui gli studi recenti si sono concentrati su formulazioni ad aumentata biodisponibilità del principio attivo stesso.
Curcuma e proprietà
La Curcuma, ha dimostrato proprietà importanti, convalidate da numerosi studi scientifici.
Qui sono elencate quelle di maggior rilievo:
- miglioramento della digestione
- miglioramento dei profili cardiovascolari
- attività depurativa ed antinfiammatoria epatica
- miglioramento degli stati infiammatori osteoarticolari e delle patologie autoimmuni
- proprietà antitumorali
- proprietà antidepressive ed ansiolitiche
Ma andiamo a vedere più nello specifico.
Miglioramento della digestione
La Curcuma è dotata di attività coleretiche (aumento della secrezione della bile) e colagoghe ( stimola la contrazione della colecisti con conseguente svuotamento della bile nell’intestino). Questa sua caratteristica porta ad un miglioramento dei processi digestivi e favorisce un ricambio della bile con prevenzione delle calcolosi biliari stesse. Purtroppo però non dovrebbe essere utilizzata da persone che sono già affette da calcolosi biliari o da ostruzioni della colecisti, in quanto potrebbe esacerbare sintomatologie come le coliche epatiche. Ricordiamo che in tali casi è sempre importante avere un parere medico.
Mioglioramento dei profili cardiovascolari
La Curcuma ha dimostrato importanti attività cardiovascolari. In primis causa un decremento del colesterolo fino a -12% con aumento del colesterolo buono (HDL) fino al 25-30%. Le caratteristiche antiossidanti del Curcumin inibiscono l’ossidazione dei grassi, prevenendo la formazione delle placche ateromatose, sfavorendo così i processi aterosclerotici. Non da trascurare le sue proprietà anticoagulanti, ovvero la capacità di aumentare la fluidità del sangue, utile nella prevenzione dei fenomeni trombotici. Quest’ultima caratteristica deve essere tenuta in considerazione in quei pazienti che utilizzano farmaci per la coagulazione, in particolare Warfarin (Coumadin).
Attività depurativa ed antinfiammatoria epatica
Dotata di proprietà epatoprotettive e disintossicanti, riduce tutti quei processi infiammatori e di accumulo che nel fegato possono portare a steatosi o calcolosi epatiche. Come abbiamo detto sopra, nei pazienti con calcolosi epatiche od ostruzione della colecisti è importante avere un parere medico prima di assumere la Curcuma.
Miglioramento degli stati infiammatori osteoarticolari e delle patologie autoimmiuni
La Curcuma e nello specifico la Curcumina hanno dimostrato effetti antinfiammatori importanti inibendo enzimi come la COX-2 e la 5-LOX, responsabili della formazione dei fattori pro-infiammatori, ed al tempo stesso riducendo localmente la formazione di sostanze proinfiammatorie come citochine, ROS ed RNS. Tali attività si sono dimostrate efficaci nel trattamento di patologie infiammatorie croniche come le artriti ma anche in patologie autoimmuni più importanti come la sclerosi multipla, il Lupus e l’artite Reumatoide stessa (Advances in Experimental Medicine and Biology 595:425-51, February 2007).
Proprietà antitumorali
La sua capacità di inibire enzimi come COX-2 e 5-LOX, responsabili della formazione di fattori infiammatori importanti, ma anche citochine, molecole di adesione e fattori di crescita, ha destato l’interesse della comunità scientifica. Sappiamo oggi che circa il 25% dei casi di cancro nel mondo sono da attribuire all’infiammazione cronica (Hiraku et al. Cancer and in ammnation mechanisms. Ed. Wiley, 2014). In seguito a tale affermazione non ci deve stupire l’interesse che suscita la Curcuma nello sviluppo di eventuali farmaci antitumorali innovativi viste le sue proprietà antiossidanti ed antinfiammatorie.
Proprietà antidepressive ed ansiolitiche
Infiammazione e stress ossidativo sono fattori chiave nella patogenesi della neurotossicità e dell’alterazione dell’asse Ipotalamo-Pituitario-Surrenalico che inducono ansia e depressione. Il Curcumin, con i sui meccanismi antinfiammatori ed antiossidanti, contrasta tali effetti, agendo in modo indiretto in modo positivo sull’omeostasi dell’umore.
Conclusioni
La Curcuma è tutt’oggi studiata su molti fronti. Le sue potenzialità la rendono interessante per applicazioni di varia natura. Nonostante tutto, dobbiamo sempre tenere in considerazione il fatto che i principi attivi in essa contenuti possono avere anche effetti collaterali non trascurabili, in caso di abuso, ma anche di associazione con altri farmaci in terapie multiple. A tal proposito è importante sempre ricordare che ciò che è naturale non è sempre innocuo. E’ importante avere un parere professionale del tuo farmacista di fiducia o del tuo medico per garantire un utilizzo corretto dei rimedi naturali, in modo da trarne il massimo beneficio con il minimo rischio.
Dott. ssa Martina Bernardini